venerdì 30 agosto 2013

giovedì 29 agosto 2013

Dizionario di tutte 'e cose: S come Social Network

The Okhrana, the Czarist predecessor of the GPU, is reported to have invented a filing system in which every suspect was noted on a large card in the center of which his name was surrounded by a red circle; his political friends were designated by smaller red circles and his nonpolitical acquaintances by green ones; brown circles indicated persons in contact with friends of the suspect but not known to him personally; cross-relationships between the suspect's friends, political and nonpolitical, and the friends of his friends were indicated by lines between the respective circles.
Obviously the limitations of this method are set only by the size of the filing cards, and, theoretically, a gigantic single sheet could show the relations and cross-relationships of the entire population. And this is the Utopian goal of the totalitarian secret police. [...] Now the police dreams that one look at the gigantic map on the office wall should suffice at any given moment to establish who is related to whom and in what degree of intimacy; and, theoretically, this dream is not unrealizable although its technical execution is bound to be somewhat difficult. If this map really did exist, not even memory would stand in the way of the totalitarian claim to domination; such a map might make it possible to obliterate people without any traces, as if they had never existed at all.

Hannah Arendt, The Origins of Totalitarianism, 1951

 
È stato segnalato [Maurice Laporte, Histoire de l'Okhrana, Paris, 1935] che l'Okhrana, la polizia segreta zarista che precedette la GPU, inventò un sistema di schedatura in cui si prendeva nota di ogni persona sospetta su una grande scheda al cui centro il suo nome era racchiuso da un cerchio rosso; i suoi amici nell'ambiente politico erano contrassegnati da cerchi rossi più piccoli e i suoi conoscenti al di fuori dell'ambiente politico da cerchi verdi; dei cerchi marroni indicavano le persone in contatto con amici del sospetto ma a lui non personalmente note; le interrelazioni tra gli amici del sospetto, che fossero in ambito politico o meno, e gli amici dei suoi amici erano indicate da linee tracciate tra i rispettivi cerchi. Ovviamente i limiti del metodo erano dettati solo dalla dimensione delle schede e, in teoria, un solo foglio, gigantesco, avrebbe potuto rivelare le relazioni e le interrelazioni di tutta la popolazione. E questo è l'obiettivo utopico della polizia segreta di un regime totalitario. [...] Ora la polizia sogna che uno sguardo alla mappa gigantesca sulla parete dell'ufficio sia sufficiente in qualsiasi momento per stabilire chi è in relazione con chi e in quale grado di intimità; e, in teoria, questo sogno non è irrealizzabile nonostante la sua realizzazione tecnica sia per forza piuttosto difficile. Se questa mappa esistesse davvero, nemmeno la memoria si frapporrebbe all'aspirazione totalitaria al dominio; una tale mappa renderebbe possibile cancellare le persone senza lasciare alcuna traccia, come se non fossero mai esistite.

mercoledì 28 agosto 2013

Dizionario di tutte 'e cose: S come Sineddoche, E come Eufemismo e/o P come Pleonasmo



Mo l'è vero

Menato - A che muò favièlegi? 
Ruzante - Com a fazòm nu, mo malamén. Com fa sti migiolari de fachinaria che va con la zerla per le vile. Tamentre gi è batezè, e sí fa pan com a fazòm nu. A se mariegi an. Mo l'è vero che queste guere e i soldò g'ha fato anare l'amore via dal culo.


 
Menato - E come parlano?
Ruzante - Come facciamo noi, ma malamente, come fanno questi ambulanti che come facchini vanno con le gerle per le città. Eppure nascono come noi e fanno il pane come facciamo noi. E si innamorano, anche. Ma è pur vero che questa guerra* e i soldati gli hanno fatto andare l'amore via dal culo.
 

Menato - And how do they speak?
Ruzante - They speak as we do, but badly, as these street vendors do, walking around from town to town, like porters with wicker baskets. And yet they are born as we are, and they make bread as we do. And they fall in love too. But it's true that this war and the soldiers have made love leave out the ass.


* Non erano tali le infermità d'Italia, né sí poco indebolite le forze sue, che si potessino curare con medicine leggiere; anzi, come spesso accade ne' corpi ripieni di umori corrotti, che uno rimedio usato per provedere al disordine di una parte ne genera de' piú perniciosi e di maggiore pericolo, cosí la tregua fatta tra il re de' romani e i viniziani partorí agli italiani, in luogo di quella quiete e tranquillità che molti doverne succedere sperato aveano, calamità innumerabili, e guerre molto piú atroci e molto piú sanguinose che le passate: perché se bene in Italia fussino state, già quattordici anni, tante guerre e tante mutazioni, nondimeno, o essendosi spesso terminate le cose senza sangue o le uccisioni state piú tra' barbari medesimi, avevano patito meno i popoli che i príncipi. Ma aprendosi in futuro la porta a nuove discordie, seguitorono per tutta Italia, e contro agli italiani medesimi, crudelissimi accidenti, infinite uccisioni, sacchi ed eccidi di molte città e terre, licenza militare non manco perniciosa agli amici che agli inimici, violata la religione, conculcate le cose sacre con minore riverenza e rispetto che le profane.
La cagione di tanti mali, se tu la consideri generalmente, fu come quasi sempre l'ambizione e la cupidità de' príncipi: ma considerandola particolarmente, ebbono origine dalla temerità e dal procedere troppo insolente del senato viniziano, per il quale si rimossono le difficoltà che insino allora avevano tenuto sospesi il re de' romani e il re di Francia a convenirsi contro a loro; l'uno de' quali immoderatamente esacerbato condussono in grandissima disperazione, l'altro nel tempo medesimo concitorono in somma indegnazione, o almeno gli dettono facoltà di aprire sotto apparente colore quel che lungamente aveva desiderato. 

lunedì 26 agosto 2013

evtl. Schnittlauch or Sardellenpaste

Sommerfeld, 17.7.34
Lieber Dear-darling, Please bring some money, that I love you further and further. I wait for morning with Kalk. To-day there is in hospital's matter several trouble for me. The Dr. U. comes the first time again. I will be wipped (Gewogen ist das richtig oder nur lustig?). Then a proof of blood, and control of urin and sputum. The last night I slept for the circumstances better, because the sister Cäcilie knew much about her metier and seems to be - as we say - a little bit born for it. I read two, three other stories of Hemingway. So and so. - And now good bye und bring much talking and more love with you to-morrow, evtl. Schnittlauch or Sardellenpaste. - Yours Ringel.




Sommerfeld, 17.7.34
Caro Caro-tesoro, ti prego di portare un po' di soldi, che ti amo sempre di più. Aspetto di passare la mattina con il mio Calcare*. Quest'oggi, in materia d'ospedale, ci sono diversi guai per me. Il Dott. U. ritorna per la prima volta. Verrò asciugato (pesato è corretto o solo divertente?). Poi un'analisi del sangue ed un controllo di urina e saliva. La notte scorsa ho dormito per le circostanze meglio perché sorella Cäcilie conosceva bene il suo mestiere e sembra essere - come diciamo - un po' nata per questo. Ho letto due-tre altre storie di Hemingway. Robe così. E ora arrivederci e porta con te molte parole e più amore domani, eventualm. erba cipollina o pasta d'acciughe. - Saluti Ringel.

* Ringelnatz aveva soprannominato sua moglie Muschelkalk, Calcare conchigliare.

venerdì 23 agosto 2013

Dizionario di tutte 'e cose: A come Anche

Nessuno sembra disposto ad assumersi la propria parte di responsabilità per l'incompiutezza dell'esperimento democratico italiano. È colpa della casta, dice chi non vi fa parte o non ritiene di farvi parte. È colpa dei politici, dicono i non politici. È colpa dei comunisti, dice Berlusconi. È colpa di Berlusconi, dice il PD. È colpa del PDL e del PD, dice il Movimento 5 Stelle. È colpa degli immigrati strupratori (sic), dicono i leghisti e buona parte della destra. È colpa della Chiesa Cattolica, dicono gli anticlericali. È colpa della Finanza Mondiale Planetaria Globale Associata, dicono i complottisti col fiuto per l'economia. È colpa del ministro Kyenge, dice il climatologo Giovanni Sartori, perché "il suo chiodo fisso è lo ius soli; e la conseguenza di questa irresponsabile fissazione sarà una ingente crescita, prevalentemente africana, della popolazione italiana".

Sulla falsariga di questi articolati motivi, io potrei tranquillamente dire - e non sarebbe la panzana peggiore, in fondo - che è colpa di chi non si chiama Francesca nata a Trieste da Adriana e Sergio. Non è così, però, perché avrei fatto meglio a scrivere quasi nessuno: è anche colpa mia.


Der glücklose Engel

Es gibt ein Bild von Paul Klee, das Angelus Novus heißt. Ein Engel ist darauf dargestellt, der aussieht, als wäre er im Begriff, sich von etwas zu entfernen, worauf er starrt. Seine Augen sind aufgerissen, sein Mund steht offen und seine Flügel sind ausgespannt...
Walter Benjamin

Der glücklose Engel

Hinter ihm schwemmt Vergangenheit an, schüttet Geröll auf Flügel und Schultern, mit Lärm wie von begrabenen Trommeln, während vor ihm sich die Zukunft staut, seine Augen eindrückt, die Augäpfel sprengt wie ein Stern, das Wort umdreht zum tönenden Knebel, ihn würgt mit seinem Atem. Eine Zeit lang sieht man noch sein Flügelschlagen, hört in das Rauschen die Steinschläge vor über hinter ihm niedergehn, lauter je heftiger die vergebliche Bewegung, vereinzelt, wenn sie langsamer wird. Dann schließt sich über ihm der Augenblick: auf dem schnell verschütteten Stehplatz kommt der glücklose Engel zur Ruhe, wartend auf Geschichte in der Versteinerung von Flug Blick Atem. Bis das erneute Rauschen mächtiger Flügelschläge sich in Wellen durch den Stein fortpflanzt und seinen Flug anzeigt.

Heiner Müller



Cè un quadro di Paul Klee che si intitola Angelus Novus. Vi è rappresentato un angelo che sembra sul punto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali spiegate...


L'angelo sfortunato (ed infelice)

Dietro di lui si sedimenta il passato, gli scarica addosso detriti su ali e spalle, con un rumore come di tamburi sepolti, mentre davanti a lui si ammassa il futuro, gli sfonda gli occhi, gli fa esplodere i globi oculari come una stella, gli trasfigura la parola in un bavaglio sonoro, lo strozza col suo respiro. Per un certo tempo si vedono ancora i battiti delle sue ali, nel rumore si avvertono i colpi delle pietre che si abbattono davanti sopra dietro di lui, il vano movimento quanto più impetuoso tanto più chiassoso, isolato, quando rallenta. Poi l'attimo si chiude sopra di lui: sul suo posto in piedi sepolto rapidamente dalle macerie, l'angelo sfortunato (ed infelice) si calma, aspettando la storia nella pietrificazione di volo sguardo respiro. Finché il rinnovato rumore di potenti battiti d'ali si trasmette ad ondate attraverso la pietra e preannuncia il suo volo.

martedì 13 agosto 2013

Noblesse/Nobiltà

Ils sont idiots, les Grecs,
ils mettent du grillage
sur leur soleil.

Un immigré algérien enfermé dans le centre de rétention administrative (C.R.A.) d'Amygdaleza, Corinthe
Alain Salles, Le Monde, 12.08.2013

Sono idioti, i greci,
mettono delle grate
sul loro sole.

Un immigrato algerino rinchiuso nel centro di identificazione ed espulsione (C.I.E.) di Amygdaleza, Corinto

lunedì 12 agosto 2013

Raritas

La fascination qu'exerce l'Italie sur nous (quelques amis et moi) est peut-être ce qui nous empêche d'être fascinés par les États-Unis. Tant qu'à admirer un de nos colonisateurs, autant choisir le plus ancien. Et un seul suffit.

Dominique Noguez, Derniers voyages en France : notes de voyage, avec un avant-propos et trois intermèdes, Editions Champ Vallon, 1994


Il fascino che l'Italia esercita su di noi (su qualche amico e me) è forse ciò che ci impedisce di subire il fascino degli Stati Uniti. Se proprio bisogna ammirare uno dei nostri colonizzatori, tanto vale scegliere il più antico. Ed uno solo basta ed avanza.

mercoledì 7 agosto 2013

Memoria

Gli utensili bruciati le croste
di fumo delle padelle
dei treppiedi la foglia fritta
i peperoni le budella
il tegamino per un uovo
le cuccume le molle
per i tizzoni.

Leonardo Sinisgalli
Il passero e il lebbroso, 1962-1970

Cfr., volendo.
Cfr., sempre volendo.

lunedì 5 agosto 2013

Dizionario di tutte 'e cose: N come Nizonnare

Je nizonne, je m'inscris dans une civilisation vivante, succulente, truculente, immanente.
Xavier Grall

Se si passa a Pont-Aven, non si può evitare, oltre alle omonime galettes, tutta la paccottiglia legata al soggiorno, in quel paese, di Gauguin, che pur vi passò solo qualche anno della sua vita: il consueto indotto dell'industria del ricordo, come quella di Goethe a Francoforte e a Weimar o di Aristotele a Stagira.

Se però, al posto di girare per le vie trafficate e un po' troppo bombonierose di Pont-Aven, ci si sposta nella vicina Nizon, oltre ad apprezzarne il bel campo di pétanque, centralissimo, proprio di fronte alla chiesa e alla mairie, e, con l'occasione, le more che vi crescono lungo un intero lato, si può provare - con tutti i limiti del turista che abbia solo essenzialmente triestato, bassanato, milanato, frankfurtiert e parisé - a nizonnare un po', partendo vuoi dalle installazioni effimere realizzate dai suoi abitanti nei limitrofi boschi durante l'annuale festa delle capanne, se si ha la fortuna di trovarli, vuoi dalle opere di Hangar't, cui molti abitanti del paese hanno contribuito, colorando copie di foto di famiglia, antiche e più recenti.

Se non sono riuscita ad imbattermi nelle loro capanne, pur avendone cercato i resti dell'ultima edizione della festa lungo le rive dell'Aven, ho avuto la fortuna di vederne alcune tele in una mostra in corso a Quimper, di cui la mia preferita è quella che riproduce Louise Laz e Anne Furic in auto nel 1937, e di ritrovarne riprodotte delle altre in giro per la rete, che ringrazio in modo generale.















"La magistratura non è un potere dello Stato perché non è elettivo. È un ordine, fatto di impiegati che hanno fatto un compitino per vincere un concorso"

Il y a dans chaque État trois sortes de pouvoirs : la puissance législative, la puissance exécutrice des choses qui dépendent du droit des gens, et la puissance exécutrice de celles qui dépendent du droit civil.

Par la première, le prince ou le magistrat fait des lois pour un temps ou pour toujours, et corrige ou abroge celles qui sont faites. Par la seconde, il fait la paix ou la guerre, envoie ou reçoit des ambassades, établit la sûreté, prévient les invasions. Par la troisième, il punit les crimes, ou juge les différends des particuliers. On appellera cette dernière la puissance de juger, et l'autre simplement la puissance exécutrice de l'État.

La liberté politique dans un citoyen est cette tranquillité d'esprit qui provient de l'opinion que chacun a de sa sûreté ; et pour qu'on ait cette liberté, il faut que le gouvernement soit tel qu'un citoyen ne puisse pas craindre un autre citoyen.

Lorsque, dans la même personne ou dans le même corps de magistrature, la puissance législative est réunie à la puissance exécutrice, il n'y a point de liberté; parce qu'on peut craindre que le même monarque ou le même sénat ne fasse des lois tyranniques pour les exécuter tyranniquement.

Il n'y a point encore de liberté si la puissance de juger n'est pas séparée de la puissance législative et de l'exécutrice. Si elle était jointe à la puissance législative, le pouvoir sur la vie et la liberté des citoyens serait arbitraire : car le juge serait législateur. Si elle était jointe à la puissance exécutrice, le juge pourrait avoir la force d'un oppresseur.

Tout serait perdu, si le même homme, ou le même corps des principaux, ou des nobles, ou du peuple, exerçaient ces trois pouvoirs : celui de faire des lois, celui d'exécuter les résolutions publiques, et celui de juger les crimes ou les différends des particuliers.

Montesquieu, L'Esprit des lois, Chapitre VI, livre XI, Genève, 1748


Ci sono in ogni Stato tre tipi di poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo delle cose che dipendono dallo ius gentium ed il potere esecutivo delle cose che dipendono dal diritto civile.

Attraverso il primo, il principe o il magistrato fa delle leggi per un certo tempo o per sempre ed emenda o abroga quelle che sono già fatte. Attraverso il secondo, fa la pace o la guerra, invia o riceve ambasciate, stabilisce la sicurezza, previene le invasioni. Attraverso il terzo, punisce i delitti o giudica le controversie tra i privati. Chiameremo quest’ultimo potere giudiziario e l’altro semplicemente potere esecutivo dello Stato.

La libertà politica in un cittadino è quella tranquillità di spirito che proviene dall'opinione che ciascuno ha della propria sicurezza; e perché si abbia questa libertà, bisogna che il governo sia tale che nessun cittadino possa temerne un altro.

Quando, nella stessa persona o nello stesso corpo di magistratura, il potere legislativo è unito al potere esecutivo, non esiste libertà; perché si può temere che lo stesso monarca o lo stesso senato facciano delle leggi tiranniche per eseguirle tirannicamente.

E non c'è libertà neppure quando il potere giudiziario non è separato dal potere legislativo e da quello esecutivo. Se fosse unito al potere legislativo, il potere sulla vita e sulla libertà dei cittadini sarebbe arbitrario, poiché il giudice sarebbe legislatore. Se fosse unito al potere esecutivo, il giudice potrebbe avere la forza di un oppressore.

Tutto sarebbe perduto se un’unica persona, o un unico corpo di potenti, di nobili o di popolo, esercitasse questi tre poteri: quello di fare le leggi, quello di eseguire le risoluzioni pubbliche e quello di punire i delitti o le controversie tra i privati.